C’è un significativo contributo “targato” Università di Parma nella proposta di convenzione multilaterale sulla carbon tax che, al momento, è aperta alla firma da parte degli Stati.
Tra le 18 esperte ed esperti internazionali che hanno lavorato al testo c’è infatti anche Alberto Comelli, docente di Diritto tributario all’Università di Parma, unico accademico italiano coinvolto.
Si tratta della prima convenzione multilaterale, sotto il profilo tributario, che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio nell’atmosfera. La prospettiva nella quale essa si colloca è quella di contrastare il cambiamento climatico, favorire la transizione ecologica e proteggere l’ambiente anche a favore delle future generazioni.
La stesura del testo della convenzione è stata coordinata da Tatiana Falcão, componente della Commissione sulla tassazione ambientale delle Nazioni Unite. Con lei, appunto, un panel di 18 esperte/i a livello internazionale. Tatiana Falcão ha, inoltre, ricevuto numerosi commenti (e proposte) sul progetto di convenzione in occasione del 23° convegno mondiale sulla tassazione ambientale che si è svolto nel settembre 2022 all’Università di Parma, organizzato da Alberto Comelli.
Nell’ambito del panel sulla convenzione, il prof. Comelli ha attivamente contribuito a formulare proposte migliorative del testo, in accordo con i principi, le regole e le disposizioni di diritto tributario dell’Unione europea. Gran parte di queste proposte sono state recepite nel testo finale.
La convenzione è ora aperta alla firma e alla ratifica da parte degli Stati ed entrerà in vigore dopo che almeno 20 Stati l’abbiano firmata e ratificata. Il testo è stato recentemente esaminato e discusso dal gruppo di lavoro sulla tassazione ambientale della Plataforma Regional de Cooperación Tributaria para América Latina y el Caribe (PTLAC), nel vertice che si è svolto a Santiago del Cile dal 6 all’8 maggio scorsi.