Presentiamo in esclusiva, ma con espressa facoltà di divulgazione con citazione della fonte, lo “Studio sulla mobilità nell’area del sistema urbano Chieti – Pescara” elaborato dall’architetto Roberto Di Masci.
L’elaborato, a carattere prevalentemente divulgativo, esamina il problema della mobilità nell’area del sistema urbano Chieti – Pescara, evidenziando come questo non sia affrontabile rivolgendo lo sguardo limitatamente al comune di Pescara, com’è oggi: lo svolgimento illustra, al di là d’ogni ragionevole dubbio, come il problema della mobilità esorbiti del tutto dagli ambiti dei singoli territori comunali.
Il preambolo statistico e storico serve a comprendere sia la portata e le cause dei fenomeni legati alla mobilità, sia le ragioni delle scelte politiche ma anche tecniche che oggi vediamo e che alcuni contestano.
Dato il fine, metodologicamente, si è proceduto assumendo un ambito di riferimento territoriale noto e significativo (quello individuato dal CENSIS), affrontando successivamente il problema del traffico veicolare privato, sia quello pendolare proveniente dalle aree circostanti, sia quello interno all’area indicata come “prima cintura”, osservando i dati disponibili per individuarne le dinamiche, la portata e i punti più critici. In questo contesto si è analizzata la rete del trasporto pubblico esistente e le sue criticità; infine si è passati alla descrizione di due nuovi vettori di prossima attivazione, rilevando come, per le loro caratteristiche, non siano due mezzi di trasporto alternativi l’uno all’altro, ma complementari.
La relazione evidenzia come il problema del traffico veicolare, sia interno sia esterno, e l’inquinamento ambientale e acustico che causa soprattutto tra Montesilvano e Pescara, esige il mantenimento di un asse baricentrico che attraversi i due abitati, come asse del trasporto pubblico SU SEDE PROPRIA. È altrettanto importante per la qualità vita dei cittadini di Montesilvano e Pescara, che si possa contare su un mezzo pubblico che consenta di attraversare la città in modo efficiente e non inquinante (o comunque meno inquinante delle auto private). È secondario che su esso transiti un filobus, un autobus elettrico o ibrido, un tram o un people mover: è essenziale invece che funzioni in alternativa e in alleggerimento del traffico veicolare privato.
Arch. Roberto Di Masci
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